Parole e semplicità.

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Oggi dopo tanto tempo ho capito che dentro me stavo perdendo la voglia di essere bambina. Avevo promesso che avrei sempre visto il mondo con gli occhi grandi, con la bocca aperta e con tutta la mia semplicità. Mi stavo confondendo, perchè pensavo che per poter vivere un emozione avessi bisogno di conferme e pensieri complicati. Poi un piccolo gesto mi ha trasmesso una di quelle sensazioni che non vivevo da tempo. Ho risentito il mio angelo vicino, che mi ha guidato verso un posto in cui io devo tornare e vincere vittoriosa per uscire da quel cancello con la mia laurea in mano. Non è questo però quello che ho capito, ho capito che ci sono persone a mondo non dotate di tanta cultura, ma vive di anima e semplici soprattutto. Non servono parole complicate per dire ti voglio bene, non servono rose per dire ti amo, ma serve osservare il mondo insieme con lo stesso sguardo e con gli occhi del bambino. oggi ho visto l’arcobaleno, era luminoso, brillante, proprio lì ho capito che quello è il punto da dove devo ricominciare. Posso ritrovare la fiducia in me, posso ritornare ad essere forte e posso ancora emozionarmi anche solo con un piccolo album di foto che narra la fiaba di due persone che non si abbandoneranno mai e che saranno vicine, nel bene e nel male. Grazie a voi!

e chissà se..

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ti capiterà di leggere questa mia pagina e ho capito che forse ero di troppo, forse ho chiesto tanto, forse ho dato poco, forse sono stata pesante, forse non volevi la mia presenza. E allora oggi consapevole delle mie decisioni ho deciso che è giunta l’ora di dire basta, di sparire, di nno cercarti più, perchè era la cosa più giusta da fare. Lo faccio così senza dire nulla sola, senza dire più niente. Una cosa è sicura ti ho voluto bene, forse non quanto tu immaginavi e quando il mondo intero mi diceva smettila ho perseverato nel mio cammino, anche se questo mi ha fatto perdere un rapporto importante, e anche se questo ha rallentato il mio percorso di vita.  e così non ci saranno più favolette, dove la sera ci si stringeva la mano per addormentarci pensando che quella mano ci teneva uniti anche se distanti. Era un’amicizia speciale, ma forse tu non la vuoi, o forse non la si merita. Non lo so cosa succede per cui ogni volta che si è vicini automticamente si diventa lontani. E così vado via dai tuoi pensieri, dalle tue giornate e accetto il consiglio di chi mi dice volta la pagina per sempre. Non so se leggerai queste parole, ma spero non mi dimenticherai.

Che giornata

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Cominci la giornata assorta nei tuoi pensieri. C’è il sole ti convinci che sarà una bella giornata. Ci credi… esci fuori di casa e…

Una Bmw sfreccia e ti sfiora la punta del naso, alchè ringrazi Sua  Santità per non essere passato in mezzo alle nuvole a degustare caffè Lavazza. Ti accingi al lavoro e scopri che oggi la pacchia è finita e si torna fare mille cose insieme. Il tuo collega con un sorriso che era tutto un programma ti dice l’ultimo giorno piangerò, il che suona come una grossa condanna. Esci da lavoro e discuti, perchè non è giornata se Giovanna no discute, torni a casa e trovi Highlander, il tuo pesce rosso, sopravvissuto a 45° afosi milanesi, al freddo gelido e alle macumbe del gufo che vivev ain casa mia, morto stecchito, depositato sul fondo. Una volta i morti non galleggiavano? Lui no lui affonda! Proseguiamo, scopri che le gambe di tua madre cedono sempre più.. Bho qui c’ è davvero qualche simpaticone che si sta divertendo a recitare formule porta jella e cavolo ci riescono pure!

Tutto questo è simpatico, una chiave tragicoica degna del miglior episodio fantozziano, ma poi arriva lui,  lui che con dolcezza e tenerezza come lui solo sa fare, che ti dice, “non ne potevo più di sentirti piangere”.. Signori che dire,  la giornata non è ancora finita, se qualcuno vuole farsi avanti e contribuire al preludio della letizia è ben accetto. Welcome!!!!

Amore

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Cos’è l’amore?

Come si fa a descrivere un sentimento come questo? non è semplice trovare parole idonee a riassumere in uanpagina di blog il suo significato. partiamo da cosa non è amore:

1) egoismo ———-> L’amore non può permettere che si pensi solo a se stessi, amore è reciprocità, uno scambio di sensi, di emozioni, di pensieri, di fisicità.

2) paura ————> L’amore non ammette paura, è un ostacolo e chi ama non può permettersi di aver paura.

3) gioco————-> Anche se in amore come in guerra tutto è permesso è giusto ricordarsi che la posta in gioco è un sentimento e con le emozioni non si può giocare, per quello bastano due dadi.

4) strategia ————–> Basta cn la solita solfa che in amore vince chi fugge, con la strategia adotti lo schema giusto per vincere una partita, ma le emozioni più grandi nascono spontaneamente e come dice De Andrè “è dal letame che nascono i fiori”

5) obbligo ————-> L’amore non si impone.

6) fretta ————–> La premura è cattiva consigliera e ci sono amori che chiedono più tempo e più pazienza.

7) odio —————>L’esatto opposto dell’amore.

8) bugie ————-> Mentire non porta a nulla di buono.

ho trovato 8 cose che non rappresentano l’amore, forse sulla base di questo potrei formulare una definizione e ci proviamo:

Amore —————> Un percorso, un cammino che coinvolge due persone le quali mano nella mano attraverseranno gioie ed intemperie e come due linee parallele raggiungeranno l’infinito sulla stessa via, viaggiando nel tempo e nello spazio senza indossare maschere nella più è completa trasparenza.

Tutti abbiamo paura

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Non ho mai conosciuto una persona che non ha paura di niente, neanche quei tre o quattro elementi così vanesi e pieni di sé anche loro ne soffrivano. Che sia paura di un insetto o ansia da prestazione, ma sempre paura era.

E’ inevitabile, la paura è un percorso puoi rimanerne vittima e girarci intorno come fosse un circolo vizioso o puoi deviarla. Mi viene in mente la canzone di Jovanotti “Mi fido di te” quando dice “La vertigine non è paura di cadere, ma voglia di volare”. Si ci sono ho capito, la paura è un trampolino, sul bordo della tavoletta ci sei tu, hai davanti il mare, sopra di te il cielo e davanti a te la tua vita. Ci sono due alternative buttarsi nel vuoto o scappare via. Se ti butti il rischio è farsi male, annegare, ma ci sono anche aspetti positivi, l’adrenalina che sale, l’acqua fresca che ridona energia e vitalità, la brezza. Se scappi perdi tutto ciò, è vero non rischi di sbattere contro uno scoglio, non rischi di affogare, ma pensi che fuggendo respirerai a pieni polmoni? L’uomo che fugge è l’uomo che non ha imparato a vivere, non ha imparato a rischiare e non ha imparato ad amare. Puoi viaggiare per il mondo intero, ma arriverà un giorno in cui vedrai la tua immagine riflessa  e nei tuoi occhi i segni dei rimpianti.Vuoi vivere di rmpianti? o vuoi poter dire ci ho provato anch’io?

Il mio primo racconto: Camminando

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Era passato quasi un anno da quando i miei occhi si aprirono per la prima volta. Mia madre mi teneva così stretta a sè che quasi pensavo di soffocare. Per mesi il mio unico compagno era stato il mio cordone ombelicale, lui ed io eravamo amici e una volta giocando, ricordo che strinse così forte che violentemente
lo staccai dal collo Già dentro il pancione mi facevo notare per il mio spirito combattivo. Saltavo, trottavo, bussavo.. Arrivò il giorno però, in cui quel paradiso, cominciava a stare stretto e allora con i miei soliti calci chiesi a mamma di uscire. Da quel giorno sono trascorsi 12 lunghissimi mesi. Alla luce del sole il tempo scorre velocemente e tra paperelle, orsetti e farfalle a carillon ho scoperto che fuori si sta decisamente meglio che dentro.
Sentivo una forza strana che mi sollevava, le mie paffute coscette si muovevano armoniosamente. Per la prima volta il mio corpo stava per staccarsi da terra. Ricordo quanta paura, il cuore batteva a mille allora, però ci stavo provando e tac ero quasi in piedi.. ma attenzione puff ero caduto.. Iniziai ad urlare come un matto, mamma non sapeva più come calmarmi, mi dava il ciuccio, ma io lo sputavo ero decisamente impaurito, alla fine sfinito mi addormentai.
Il giorno seguente sempre il mio agire da guerriero mi suggeriva di riprovare, staccandomi da terra ho sentito un emozione forte e anche se il finale era stato un po’ traumatico io non volevo arrendermi. Il secondo tentativo andò peggio, cadendo sulla fronte cresceva un bernoccolo gigante.. Il terzo giorno ancora, poi il quarto, il quinto e al sesto.. al sesto il cuore tremava, le mani erano accaldate, forse mi stava venendo una di quelle febbriciattole che colpiscono spesso i bambini, ma non m’importava volevo sentire ancora quel brivido.. misi una mano sul muro, stringevo i miei due dentini, come una molla cercavo di caricarmi, quando stavo per alzarmi.. sudavo, la fatica era tanta, ma chiusi gli occhi pensai alla mia mamma e improvvisamente ero in piedi, mossi così i miei primi passi, Non dimenticherò mai lo sguardo di mamma e la gioia di papà. Avevo vinto la mia prima sfida.
Oggi sono cresciuto, oramai sono un uomo. Tra mille imprevisti cerco di avviare una carriera. Le sfide si presentano in continuazione e ogni volta che cado penso a quella grinta che mi permise di imparare a camminare. Sto per sposarmi, ho una compagna che mi ama e l’affetto di amici cari. Quella forza combattiva mi accompagna sempre, non mi ha mai lasciato, perché un ostacolo non è la fine, può rappresentare un inizio, una scoperta e chi meglio di me può spiegarti cosa significa ricominciare a vivere? Mi vedi? Forse ti sembro inutile, forse penserai che tutta la mia vita è inutile. È vero, quell’incidente mi portò via le gambe, ma non l’amore per la vita. Ripenso spesso al giorno in cui ho mosso quel passo, oggi ne muovo ancora con l’aiuto della mia carrozzina, e si soli non si è mai nessuno! Non ho paura di andare avanti, ho solo voglia di godere momenti felici e a mia vita né è testimone.. quindi ragazzo non arrenderti davanti ad una caduta, riprendi a camminare a testa alta, solo così potrai dire di aver vissuto.

Il perdono

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Cos’è per voi il perdono? Un percorso? Un principio? L’impossibile?

Mi sono chiesta più volte cosa spinge una persona verso il perdono. Mi sono accorta che esistono pochissime occasioni in cui si è disposti a concedere una seconda possibilità anche la stessa vita per esempio ti dice che una volta commesso un errore recuperare è difficile.

Cosa vuol dire pedonare?

Perdonare significa superare una situazione negativa e struggente, un tradimento per esempio, ma anche qualcosa di meno grave, ma altrettanto doloroso, come la delusione. Se vuoi bene a chi ti ha fatto del male non esiti a fare un passo indietro, ma se quei gesti fossero così devastanti da non poter permettere una chance come si fa? a voi l’ardua sentenza

Le mie parole non sono solo parole…

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Io Giovanna Linda Pantano giuro solennemente quanto in questa pagina verrà espresso in calce, e nel pieno delle mie facoltà prometto che di questo giuramento non resteranno solo parole volanti, ma la dimostrazione d’essere una donna di principi.

  1. Giuro che da oggi penserò di più a me stessa, e che in ogni avventura a cui parteciperò nessuno potrà mai sindacare i miei gesti e le mie scelte.

  2. Giuro che sarò presente col cuore, con la mente, con tutta me stessa e che vi farò capire che potrete contare su di me.

  3. Giuro che vincerò le mie paure, e che accetterò ogni sfida con grinta, tralasciando i dubbi e le incertezze.

  4. Giuro che se cadrò utilizzerò tutte le mie forze per rialzarmi, perché anche io so essere un vincente.

  5. Giuro a mamma e papà che sarò una buona figlia sicché mai possiate vergognarvi di me.

  6. Giuro che amerò la vita, nelle sue gioie e nei suoi dolori e che non mi abbatterò perché voglio vivere e non morire.

  7. Giuro che gestirò la mia rabbia e la trasformerò in ambizione e determinazione.

  8. Giuro che sarò fiera di me, ma anche autocritica quando ce ne sarà bisogno.

  9. Giuro che non trascurerò le mie passioni.

  10. Giuro che non avrò paura di amare, l’amore è una cosa meravigliosa.

Ce la metterò tutta per imparare ad essere una donna migliore.

Sarà che io ci credo…

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Saà che io ci credo, ma tu questa notte eri accanto a me, mi hai accarezzato la testa e poi sei andato via. Questa cosa mi rincuora, pensavo fossi arrabbiato con me, non essere venuta il giorno del tuo funerale è un peso che porterò con me sempre, ma di una cosa stai sicuro, non crederò mai a tutte quelle cose cattive che hanno detto sul tuo conto. Ti hanno accusato di essere la persona più squallida di questo mondo, ma sei solo una persona umana che ha sbagliato. Se credi nel perdono allora diventi forte, trasformi la rabbia in positivo e allevi anche il tuo dolore.

Ho sperato in un miracolo, purtroppo ho capito che contro la volontà di Dio non si può andare, era il tuo destino e così è andata. lasci un vuoto grande. Mi fa piangere il solo pensiero che in ogni momento bello della mia vita tu non ci sarai, anche se forse arriverai con il Borsalino nero e con la tua camicia nera per vivere da spettatore le mie vittorie e per sollevarmi dalle sconfitte. Tu ci sei, sei vivo nei nostri ricordi, nel nostro cuore e no ti dimenticheremo mai!

Ancora una volta ti voglio bene zio

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