ed è così che torno a scrivere… forse non sono ancora pronta, ma sono certa che mi aiuterà a liberarmi.
Roby un assiduo lettore dice che rivive certi miei pensieri, perchè in passato si è trovato a porsi le stesse mie domande.Questa confessione è stata un motivo di stimolo per me. pensavo che questo blog fosse abbandonato a se stesso, ma anche se forse sarai l’unico spettatore io non lo abbandono.
Sono stati giorni difficili, ma che mi hanno permesso di crescere. Che ci crediate o no non si smette mai di diventare grandi, anchea cinquant’anni puoi sentirti bambino per poi provare emozioni positive e negative che fanno ingrandire il bagaglio di esperienze. Questa esperienza che ho vissuto è stata diversa dalle precedenti, per la prima volta ho davvero capito che cosa significa perdere una persona. Quando una storia d’amore finisce soffriamo, pensiamo di non poterci più rialzare, perchè viene a mancare quel punto fermo della tua vita attorno a cui tutto ruotava. é un dolore forte, ma è superabile, un nuovo amore potrà colmare quel vuoto e da terra si può lentamente decollare per navigare in un dolce cielo stellato. battist diceva non si muore per amore, che grande verità. D’amore no, ma la vita ha una sua fine e arriva qui la sofferenza più grande, perdere per sempre una persona.
Se credi in Dio o in una religione puoi cercare di placare la sofferenza pensando alla salvezza eterna, al purgatorio e poi al paradiso, ma attenzione esiste anche l’inferno.Qual è il vero inferno? L’inferno resta qui, liti senza senso, parole fuori luogo e fango. Non ci curiamo del male che possiamo arrecare all’anima della persona scomparsa, perchè il corpo muore, ma l’anima vive, ma un vecchio detto dice che “la lingua non ha ossa, ma rompe le ossa”.
Quando non credi o perdi la fede tornare alla normalità diventa ancora più complicato, ma quello che fa più male non è l’idea della morte in è, ma accettare di non poter più vedere quella persona, ed è così che ti manca la sua voce, il suo profumo e il suo abbraccio, perchè queste sono le cose che più mi mancano di te.
Voglio credere che tu sei vicino a noi, che ci guardi e che oni tanto quello strano profumo di gigli stia a ricordarmi che non sarò sola mai. Non pensavo potessi mancarmi così tanto, perchè chi pensa alla morte? a 25 anni poi ci vai mai pensare? Eppure succede e zitto e quieto devi accettarlo, peccato sia davvero difficile. Quando stringo la mia mano penso a quando stavi entrando in coma, me l’hai stretta fortissimo, portandola vicino al cuore e allora so che anche tu sarai lì nel mio cuore e che il tuo ricordo non morirà mai.
Ti voglio bene zio!